L’esperienza clinica con le preparazioni a finire con tecnica BOPT (biologically oriented preparation technique) ci ha dimostrato che è possibile esercitare un’influenza sui tessuti molli attraverso tecniche protesiche; ci siamo quindi cimentati in situazioni comunemente ritenute intrattabili al di fuori di una terapia muco-gengivale.
Di fronte alla richiesta di miglioramento estetico di un incisivo superiore laterale con una fessura di Stillmann, precedentemente alla comprensione delle potenzialità dell’approccio BOPT, avremmo certamente adottato un approccio chirurgico. Oggi invece decidiamo di trattare il caso in modo alternativo tramite preparazione intrasulculare BOPT e inserzione di una corona provvisoria dotata di un profilo adeguato, seguita dall’attesa di una risposta della gengiva.
Osservata a 8 settimane la quasi completa chiusura della “fessura”, decidiamo di concedere altro tempo ai processi di guarigione; a 12 settimane la situazione tissutale mostra un ulteriore miglioramento, come conferma chiaramente, anche se non può accampare un valore scientifico, la valutazione dei livelli gengivali effettuata collegando con linee di riferimento i colletti dentali degli elementi contigui.
Il confronto ravvicinato del parodonto superficiale prima e dopo il trattamento sembra testimoniare una restituito ad integrum e a 3 settimane dalla cementazione della corona definitiva in disilicato di litio il risultato si presenta soddisfacente. Se si è operato con la cura adeguata e creando profili di emergenza corretti, ci si potrà aspettare una risposta brillante dei tessuti che a distanza di 1 anno, anche a ingrandimenti elevati, mostrano una condizione ideale che non presenta segni clinici di infiammazione. Il tutto ottenuto con un approccio esclusivamente protesico.
Articolo pubblicato da:
Dr F. Mauro Bazzoli
Link Originale:http://www.dentaljournal.it/recupero-estetico-di-2-1-con-fessura-di-stillmann-approccio-protesico-bopt/
