Vi è assoluta consapevolezza che anche nella contemporaneità legata agli avvenimenti di crisi e cambiamento, c’è chi rimane del tutto impermeabile alla preoccupazione che il sapere Odontotecnico possa svanire irreparabilmente nel nulla e dove il motto “chi si accontenta gode” richiami la sola saggezza popolare senza preoccuparsi di raggiungere ambiziosi obiettivi.
Da qui la possibilità di bivalente lettura del titolo del post, quasi a non sapere cosa realmente scegliere di questa tematica, oppure comportarsi in entrambi i modi a seconda della comodità contingente del momento.
Ma possiamo in tutta franchezza risolvere questa contrapposizione?
Se da un lato abbiamo la fondatezza accreditata che guida la clinica odontoiatrica al raggiungimento di una consapevolezza etica professionale, dall’altro gli aspetti tecnici legati alla sicurezza dei materiali ed ai protocolli operativi impiegabili, sono del tutto privi di linee guida o con modesti richiami al mondo dell’evidenza scientifica.
È anche vero che l’assenza di letteratura dedicata è ampiamente dimostrata dalla manifesta assenza di pubblicazioni degli addetti all’odontotecnica, meglio protesi al raggiungimento della gloria individuale, che alla necessità di intraprendere percorsi più impegnativi rivolti alla ricerca dell’innalzamento della dignità professionale.
Si, alcuni di noi ci provano, ma è come paragonarli a Sifiso, che senza mai arrendersi continuano a spingere il masso verso l’apice del monte, senza sapere come impiegarlo una volta raggiunta la vetta. Si ha quasi la sensazione che le prestigiose associazioni/accademie, mantengano quote d’iscrizione all’odontotecnica, più per ragioni di bilancio che per una ragionevole necessità di interscambio professionale.
Il volto dell’odontotecnica è molto invecchiato, il tanto agognato ricambio generazionale non ha dato i frutti sperati, ma chi allora prenderà le redini della messa a punto di tutta l’innovazione che ci riserva il futuro, senza qualcuno che abbia la vera consapevolezza di come confezionare un dispositivo al meglio?
Basterà leggere il bugiardino fornito con il prodotto per ricavarne la sua attendibilità?
Si abusa molto del termine “Team odontoiatrico”, ma questo vale solo per una piccolissima porzione del comparto, il resto è una totale rissa fondata esclusivamente su fattori economici e dove il rapporto professionale odontoiatria/odontotecnico è del tutto assente.
Possiamo continuare a nasconderci da questa verità e decidere di continuare l‘eterno litigio sulla sua possibile o meno ricollocazione professionale, ma una cosa è certa, chi ha bisogno di primeggiare in modo assoluto e senza una proficua condivisione nell’ambiente in cui si trova ad operare, potrebbe trovarsi privo dei presupposti per il conseguimento dei propri obiettivi, gli stessi che attualmente sono per la maggioranza delle situazioni completamente delegati all’odontotecnica, dove l’arte di arrangiarsi ha da tempo prevalso sulla possibilità di interagire sul piano di trattamento.
Oggi è ancora così e “chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”.
ODT. Dario Viera